Luci e ombre danzano sul metallo freddo, evocando il tumulto interiore dei momenti di sfida.
Questa installazione di video mapping solleva una riflessione sulla resistenza dello spirito umano in contesti di reclusione; si propone di mettere in evidenza la sconfitta del sistema carcerario nel suo ruolo rieducativo ed evoca empatia e umanità per coloro che lottano contro demoni invisibili.
Forme nomi e numeri sussurrano storie; emerge la fragilità della vita all'interno dei confini carcerari e la sensazione di mancanza di prospettiva; un gemito ansioso e soffocato davanti ad una porta senza uscita.