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Fearless

Fearless

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giovedì, 08 marzo 2018 // venerdì, 17 gennaio 2020

Teatro Testaccio, Roma, Italia

  • mercoledì, 07 marzo 2018 // venerdì, 17 gennaio 2020 | Teatro Testaccio, Roma, Italia

One night

Scritto, diretto e interpretato da Chiara Becchimanzi
Alle chitarre Alessio Righi

Chiara Becchimanzi conduce una sensuale, emozionante e soprattutto autoironica terapia di gruppo, per cercare di capire, tutt* insieme, cosa diavolo è che vogliono le donne, e se sia poi così diverso da quello che vogliono gli uomini. Per poi gridarlo a gran voce: senza paura.

“Fearless” fonde Stand Up Comedy, musica, satira e teatro in un viaggio trascinante, per smontare i tabù sessuali e sentimentali che ancora ci ingabbiano uno per uno, in un processo liberatorio ed esilarante che non lascerà nessuno/a escluso/a.

Un’esperienza di grande...
Scritto, diretto e interpretato da Chiara Becchimanzi
Alle chitarre Alessio Righi

Chiara Becchimanzi conduce una sensuale, emozionante e soprattutto autoironica terapia di gruppo, per cercare di capire, tutt* insieme, cosa diavolo è che vogliono le donne, e se sia poi così diverso da quello che vogliono gli uomini. Per poi gridarlo a gran voce: senza paura.

“Fearless” fonde Stand Up Comedy, musica, satira e teatro in un viaggio trascinante, per smontare i tabù sessuali e sentimentali che ancora ci ingabbiano uno per uno, in un processo liberatorio ed esilarante che non lascerà nessuno/a escluso/a.

Un’esperienza di grande condivisione teatrale, arricchita dalle chitarre di Alessio Righi, compagne di viaggio fondamentali per un flusso di coscienza i cui risvolti non sono mai quello che sembrano.

Chiara Becchimanzi prosegue nel 2019 la riflessione iniziata nel 2016 con “Principesse e Sfumature – Lei, Lui & Noialtre” costruendo un ragionamento esilarante eppure delicato, coinvolgente e dissacrante, che va dalla vulva e i suoi desideri reconditi alla proposta di compiti da svolgere in sala (tutt* insieme) e a casa (privatamente), dalle idiosincrasie e i limiti della comunicazione tra donne , dall’amore omosessuale alla maternità, dalla pressione sul maschio alle sue frustrazioni, dagli orgasmi di lei agli orgasmi di lui, da Aristotele a Maria Maddalena al perbenismo anni ’60, dal femminicidio all’aborto, analizzando gli stereotipi di genere uno per uno, in un crescendo interattivo di cui il pubblico è assoluto protagonista, con l’intento di innescare, attraverso la risata e l’emozione, un meccanismo di riflessione sulle contraddizioni del nostro tempo, che sbandiera la parità senza realizzarla.

Riflettere sull’origine di ogni nostro, personalissimo “circolo vizioso degli stereotipi”, può essere un ottimo punto di partenza per scardinarli tutti.