questo lavoro racconta di un protocollo che ha la capacità di riscrivere da solo il suo codice tramite una intelligenza artificiale.
L'opera in se descrive l'appartenenza ad un mondo post-digitale che scivola di mano all'uomo, diventando sempre più autonomo e indipendente tramite la creazione e la riprogrammazione di se stesso, così da creare una propria identità audio-visiva ed estetica tramite il "glitch" inteso non più come un errore, ma come una scelta che la macchina pone al processo creativo.
L'intero lavoro è rappresentato in bianco e nero per via della connessione al linguaggio macchina binario, e il suono generato esplora i limiti acustici delle apparecchiature di riproduzione create dall'uomo.
Nel codice e nelle immagini non vi è un contenuto visivo strettamente riconoscibile dato che il tema vuole rappresentare la creazione di un nuovo linguaggio tramite la riscrittura del protocollo.
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Projector [1]1920x1080 (16:9) res. HDMI connection 60 fps or + (best 120fps)
external device system
max number of speakers
simple stereo connection (Jack / Cannon)
Physical support for set table measures 90 cm or plus – height 100 cm – width 60 cm – depth
power supply a power strip with 6 Schuko plug (safety sockets) 230 V 50 Hz (IT) 3500W
Nessuna