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Francesca Fini
Francesca Fini si occupa di new media e performance art. I suoi progetti affrontano sempre tematiche dalla forte componente sociale e politica “mettendo in scena un corpo amplificato dalla tecnologia che però mantiene intatta la sua natura animale e biologica” (da "Francesca Fini, l'immagine conturbante" di Alessio Galbiati per Rapporto Confidenziale - Digicult). Nelle sue performance e nei video lavora spesso con tecnologie lo-fi, dispositivi di interaction design fatti in casa, audio e video generati dal vivo, hackerando e manipolando...Francesca Fini si occupa di new media e performance art. I suoi progetti affrontano sempre tematiche dalla forte componente sociale e politica “mettendo in scena un corpo amplificato dalla tecnologia che però mantiene intatta la sua natura animale e biologica” (da "Francesca Fini, l'immagine conturbante" di Alessio Galbiati per Rapporto Confidenziale - Digicult). Nelle sue performance e nei video lavora spesso con tecnologie lo-fi, dispositivi di interaction design fatti in casa, audio e video generati dal vivo, hackerando e manipolando oggetti di uso quotidiano: telecamere di sorveglianza, wiimote, webcam, sensori domestici ed elettrodi terapeutici. Tutti questi strumenti sono utilizzati per esplorare la realtà nelle sue manifestazioni più inquietanti e svelarne il risvolto ironico.
Con una profonda formazione come artista digitale, ha lavorato per 15 anni nel campo della produzione tv. Ha lavorato come coordinatrice di produzione ai 21 episodi di "Alfabeto Italiano", per Làntia Cinema e RAI3 e alla serie "Senza Fine" con Gualtiero Peirce, sempre per RAI3. Ha inoltre firmato come autrice e regista tre documentari di creazione, attualmente distribuiti dalla piattaforma "On The Docks". Ha lavorato come filmmaker per la K-Events Filmmaster e ha curato i workshop, la regia e il montaggio dei sei documentari del progetto "Intercultura Tv".
Nel 2000 incontra l’artista americana Kristin Jones e collabora con lei al progetto “Tevereterno”, creando installazioni per la città di Roma. Sempre con Kristin Jones, Kiki Smith e altri artisti internazionali partecipa nel 2008 al River to River Festival a New York, proiettando la sua animazione “moon loop” sugli alberi dell’Hudson River. Da quel momento si orienta in maniera decisa verso il cinema sperimentale e la videoarte.
Tra gli eventi di rilievo a cui ha preso parte negli ultimi anni citiamo la WRO Biennale di Wroclaw del 2011, dove era in programma nella sezione performance insieme a Stelarc e Istvan Kantor, il Festival ADD al Museo Macro di Roma, RomaEuropa Festival, la finale del Premio Arte Laguna a Venezia e del Celeste Prize International a New York, il Film Festival di Montpellier, il Berlin Directors Lounge, IKONO TV Film Festival, il FILE Electronic Language International Festival in Brasile, Fonlad Digital Art Festival, Videoformes Clermont-Ferrand, CologneOff e Magmart Videoart Festival, che ha vinto nel 2010, 2012 e 2013. Nel 2012 è stata invitata a partecipare alla “Venice International Performance Art Week”, a cura di VestAndPage, che ha ospitato tra gli altri il lavoro di Valie Export, Jan Fabre, Yoko Ono, Boris Nieslony e Hermann Nitsch. Nel 2013 vince la “Fonlad Performance Art Residency” per preparare una nuova performance a Coimbra, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, e viene invitata a Chicago per il Rapid Pulse International Performance Art Festival. Nel 2014 è stata selezionata per il Margaret Guthman Musical Instrument Competition, il premio per le arti elettroniche legate alla musica, sponsorizzato dal Georgia Institute of Technology di Atlanta. Nel 2014 è stata invitata a Kolkata, India, per il festival di arti performative "Ghosts of Shakespeare" e per una lecture al Satyajit Ray Film and Television Institute. Viene inoltre selezionata per il Videoart Yearbook a cura del dipartimento di Arti Visive dell'Università di Bologna. nel 2014 ha vinto una borsa di studio per partecipare al Watermill Center Summer Program 2014, diretto da Bob Wilson a New York.
Nel 2015 ha ideato e diretto il Festival HI>DANCE, dedicato ai nuovi linguaggi della performance e della tecnologia, realizzato con il sostegno di Roma Capitale e con il patrocinio del Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Ambasciata di Portogallo. Ha recentemente partecipato a festival, residenze e conferenze sostenuta dall’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi, di Toronto e di Lisbona. Nel 2015 ha vinto i premi Prix Université Blaise Pascal des étudiants e il Prize Conseil Général du Puy-de-Dome del festival di arti digitali Videoformes, Francia. Sempre nel 2015 il film “Mother-Rythm” vince il premio “linguaggio più innovativo”, sponsorizzato dal Polish Film Institute per il Szczecin European Film Festival.
Sta attualmente realizzando un lungometraggio sperimentale con la collaborazione dell’Istituto Luce.

Performances (15)

Video (4)