Mogadiscio è un progetto di Giuseppe Chito e Tiziano Doria di musica elettronica improvvisata e proiezioni in 16mm, super8 e diapositive.
Si sviluppa all'interno di unza! e del collettivo unzalab e dal vivo la performance è eseguita da una formazione variabile.
Il nome del progetto si riferisce chiaramente alla capitale Somala per moltissimi anni colonia italiana e al centro di controverse guerre civili e intricate faccende internazionali.
Un’area geografica tanto rigogliosa quanto povera, un po’ come gli...Mogadiscio è un progetto di Giuseppe Chito e Tiziano Doria di musica elettronica improvvisata e proiezioni in 16mm, super8 e diapositive.
Si sviluppa all'interno di unza! e del collettivo unzalab e dal vivo la performance è eseguita da una formazione variabile.
Il nome del progetto si riferisce chiaramente alla capitale Somala per moltissimi anni colonia italiana e al centro di controverse guerre civili e intricate faccende internazionali.
Un’area geografica tanto rigogliosa quanto povera, un po’ come gli strumenti e i suoni generati dal duo. In entrambi i casi ciò che ne viene fuori dai synth e da obsoleti proiettori, è il frutto di maniacali raccolte imprudentemente mescolate a materiali originali realizzati per la performance.
Si sviluppa all'interno di unza! e del collettivo unzalab e dal vivo la performance è eseguita da una formazione variabile.
Il nome del progetto si riferisce chiaramente alla capitale Somala per moltissimi anni colonia italiana e al centro di controverse guerre civili e intricate faccende internazionali.
Un’area geografica tanto rigogliosa quanto povera, un po’ come gli...Mogadiscio è un progetto di Giuseppe Chito e Tiziano Doria di musica elettronica improvvisata e proiezioni in 16mm, super8 e diapositive.
Si sviluppa all'interno di unza! e del collettivo unzalab e dal vivo la performance è eseguita da una formazione variabile.
Il nome del progetto si riferisce chiaramente alla capitale Somala per moltissimi anni colonia italiana e al centro di controverse guerre civili e intricate faccende internazionali.
Un’area geografica tanto rigogliosa quanto povera, un po’ come gli strumenti e i suoni generati dal duo. In entrambi i casi ciò che ne viene fuori dai synth e da obsoleti proiettori, è il frutto di maniacali raccolte imprudentemente mescolate a materiali originali realizzati per la performance.