Omnidrive è sulla scena elettronica dance dal 1991, dopo l’incontro con Mutoid Waste Company, il gruppo internazionale di artisti/meccanici famosi in tutta Europa per le loro installazioni e mezzi motorizzati trasformati in stile Mad Max. Conosciuti in Italia come “Mutoidi”, i loro eventi hanno aperto la strada dei warehouse parties (spazi abbandonati occupati per la durata della festa) già nella metà degli anni ‘80 nella Londra della generazione acid house. Musicisti e dj/produttori londinesi ricordano ancora quei party, dove un...Omnidrive è sulla scena elettronica dance dal 1991, dopo l’incontro con Mutoid Waste Company, il gruppo internazionale di artisti/meccanici famosi in tutta Europa per le loro installazioni e mezzi motorizzati trasformati in stile Mad Max. Conosciuti in Italia come “Mutoidi”, i loro eventi hanno aperto la strada dei warehouse parties (spazi abbandonati occupati per la durata della festa) già nella metà degli anni ‘80 nella Londra della generazione acid house. Musicisti e dj/produttori londinesi ricordano ancora quei party, dove un mix di punk, cyborg, band dal vivo e djs si fondeva in un’ambientazione saltata fuori da un fumetto.
a partire dal 1993 Omnidrive diventa parte attiva del gruppo, sonorizzando col suo sound system una lunga serie di show/parties portati in tour dal 1994 al 1997. Dal 1997 inizia una serie di lunghe permanenze in Messico e America centrale, dove incontra Jethro Dee e insieme uniscono le forze per organizzare una serie di party ancora impressi nella memoria dei "locales" frequentatori della spiaggia di Zicatela (Puerto Escondido, Mex).
Fra i primi a organizzare e far ballare il pubblico italiano dei rave parties all’inizio dei ’90, è stato numerose volte ospite, sin dalle prime aperture, delle consolle di Link, Livello 57 e tutte le edizioni dello Street Rave Parade Antiproibizionista di Bologna, giunto durante i suoi dieci anni di percorso ad un pubblico di 100.000 ravers.
Alla fine del 2000 ha unito le sue energie con altri 5 djs, formando la h2O DJ Crew, collettivo dalle variopinte sfumature musicali.
Dal 2007, insieme a Dj Gomes, propone la serata Eclectronica, con ospiti live e dj set, presso il Laboratorio Autogestito Crash a Bologna.
Il sound che Omnidrive propone si è evoluto partendo dalla prima acid house londinese, spostandosi verso trance tedesca e techno inglese, tipiche della metà anni ’90; dai rave parties ai club, la scelta musicale si è affinata con l’house french touch, i ritmi percussivi, le sonorità deep della dub house di origine canadese e west coast americana. Il bagaglio musicale si è ulteriormente arricchito con le nuove tendenze electro/acid che imperversano sui dancefloor nordeuropei. Tutte queste influenze trovano spazio nei set di Omnidrive, dotato di grande sensibilità verso il feeling che si crea con il pubblico, protagonista importante delle sue performances.
a partire dal 1993 Omnidrive diventa parte attiva del gruppo, sonorizzando col suo sound system una lunga serie di show/parties portati in tour dal 1994 al 1997. Dal 1997 inizia una serie di lunghe permanenze in Messico e America centrale, dove incontra Jethro Dee e insieme uniscono le forze per organizzare una serie di party ancora impressi nella memoria dei "locales" frequentatori della spiaggia di Zicatela (Puerto Escondido, Mex).
Fra i primi a organizzare e far ballare il pubblico italiano dei rave parties all’inizio dei ’90, è stato numerose volte ospite, sin dalle prime aperture, delle consolle di Link, Livello 57 e tutte le edizioni dello Street Rave Parade Antiproibizionista di Bologna, giunto durante i suoi dieci anni di percorso ad un pubblico di 100.000 ravers.
Alla fine del 2000 ha unito le sue energie con altri 5 djs, formando la h2O DJ Crew, collettivo dalle variopinte sfumature musicali.
Dal 2007, insieme a Dj Gomes, propone la serata Eclectronica, con ospiti live e dj set, presso il Laboratorio Autogestito Crash a Bologna.
Il sound che Omnidrive propone si è evoluto partendo dalla prima acid house londinese, spostandosi verso trance tedesca e techno inglese, tipiche della metà anni ’90; dai rave parties ai club, la scelta musicale si è affinata con l’house french touch, i ritmi percussivi, le sonorità deep della dub house di origine canadese e west coast americana. Il bagaglio musicale si è ulteriormente arricchito con le nuove tendenze electro/acid che imperversano sui dancefloor nordeuropei. Tutte queste influenze trovano spazio nei set di Omnidrive, dotato di grande sensibilità verso il feeling che si crea con il pubblico, protagonista importante delle sue performances.
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