Spiral Composition

SPIRAL COMPOSITION - RITMO E RITUALITA’ DEL GESTO.
Il duo Fake Samoa affonda le proprie radici in una esperienza documentaria, una ricerca di antropologia visiva volta ad indagare il rapporto tra uomo, macchina e ritmo nell’immagine e nel suono.
Il movimento sempre uguale della macchina programmata dall’uomo genera produzione di materia: un oggetto metallico, un immagine e un suono.
Questo lavoro vuole esplorare la stretta relazione che ci può essere tra immagine e suono se programmati per stare assieme.
Nelle macchine, la forma di una puleggia e la lunghezza di un pignone generano gesti sempre uguali che quindi costruiranno oggetti sempre uguali.
La ritualità del gesto nasce dalle sue applicazioni manuali: l’uomo cerca di replicare all’infinito la stessa azione per avere oggetti uguali tra loro e la stessa cosa avviene in musica, nella generazione del ritmo in cui un suono si replica sempre uguale a se stesso.
L’unica parte di materia che invece è incontrollabile ed è sempre diversa è quella del truciolo metallico, rappresentazione del tempo come scarto di materia.
Nella performance, contemporaneamente ad una costruzione dell’immagine viene costruito un suono ritmato, sempre più ossessivo e tribale che confluisce in un linguaggio ipnotico e quasi “techno”.
L’esecuzione musicale, così come il montaggio video sarà in live, con strumenti esclusivamente analogici, con l’obiettivo di generare suoni e ritmi ripetuti per riprodurre, sotto forma di musica, le caratteristiche sonore, circolari e rituali, tipiche dei macchinari industriali.
“In Spiral Composition la sensazione di essere respinti dalla apparente immobilità delle immagini si accompagna all’impressione di cadere in un dolce vortice sonoro.
Gli ingranaggi ripercorrono continuamente gli stessi incastri, gli oggetti creati dalle macchine seguono incessantemente gli stessi percorsi, solo la materia residuale è testimone di un scarto, visuale e temporale.
Un elogio della circolarità meccanica che indaga l’immaginario industriale da vicino, dove ogni elemento è componente di un organismo, visivo e sonoro.” - Claudio Musso