"Sarebbe infantile immaginare che se si realizza una scatola meccanica o luminosa, si appartenga anche alla tendenza denominata movimento! L'artista è l'ottimista costruttore della città piena di luce!"
Il nato in Ungheria Victor Vasarely, che ha completato la sua opera in Francia, è stato una figura chiave nell'arte geometrica astratta che è diventata un movimento internazionale noto come Cinetismo.
Lo stile distintivo del suo lavoro è esploso nella coscienza pubblica a metà degli anni '60 come op-art, dando il via a un'onda di moda estremamente popolare.
Il punto di partenza erano le composizioni a griglia di Vasarely basate sul contrasto tra nero e bianco. Queste creavano l'illusione di un movimento fuori piano, di rigonfiamenti improvvisi o gonfiori improvvisi spostando o piegando le linee. Vasarely utilizzava il contrasto assoluto tra luce e buio per creare l'illusione di processi pittorici nel tempo e nello spazio. I suoi esperimenti ottici lo portarono ad associare l'impressione di movimento con il piano delle sue composizioni chiuse su quattro lati.
Iniziò a applicare il suo metodo alle sue opere organizzate dalla vista stereoscopica di vari strati che scorrevano l'uno sull'altro e costruite con lastre acriliche o vetro.
Queste "composizioni cinetiche profonde", esposte per la prima volta nel 1955, si combinavano con un'esperienza reale dello spazio. Sfruttando le leggi fisiche di rifrazione e riflessione, creò collage spaziali in uno stato continuo di trasformazione attraverso l'interferenza di due modelli astratti identici proiettati l'uno sull'altro, animati dal movimento dello spettatore.
Gli oggetti dell'artista qui presentati sono veicoli per una visione creativa delle possibilità plastiche di superfici piane modulate dalla luce.
Il nato in Ungheria Victor Vasarely, che ha completato la sua opera in Francia, è stato una figura chiave nell'arte geometrica astratta che è diventata un movimento internazionale noto come Cinetismo.
Lo stile distintivo del suo lavoro è esploso nella coscienza pubblica a metà degli anni '60 come op-art, dando il via a un'onda di moda estremamente popolare.
Il punto di partenza erano le composizioni a griglia di Vasarely basate sul contrasto tra nero e bianco. Queste creavano l'illusione di un movimento fuori piano, di rigonfiamenti improvvisi o gonfiori improvvisi spostando o piegando le linee. Vasarely utilizzava il contrasto assoluto tra luce e buio per creare l'illusione di processi pittorici nel tempo e nello spazio. I suoi esperimenti ottici lo portarono ad associare l'impressione di movimento con il piano delle sue composizioni chiuse su quattro lati.
Iniziò a applicare il suo metodo alle sue opere organizzate dalla vista stereoscopica di vari strati che scorrevano l'uno sull'altro e costruite con lastre acriliche o vetro.
Queste "composizioni cinetiche profonde", esposte per la prima volta nel 1955, si combinavano con un'esperienza reale dello spazio. Sfruttando le leggi fisiche di rifrazione e riflessione, creò collage spaziali in uno stato continuo di trasformazione attraverso l'interferenza di due modelli astratti identici proiettati l'uno sull'altro, animati dal movimento dello spettatore.
Gli oggetti dell'artista qui presentati sono veicoli per una visione creativa delle possibilità plastiche di superfici piane modulate dalla luce.
Durata (minuti)
0
Ciò che è necessario
Nessuna
Cosa portano gli artisti
Nessuna
