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Yiannis Kranidiotis buttare
Yiannis Kranidiotis (Atene, Grecia), è un artista il cui lavoro esplora il rapporto tra scienza e arte, utilizzando principalmente luce, movimento e suono per creare spazi ed esperienze in cui tutti convivono e interagiscono. Spesso coinvolge il visitatore usando l'interazione, mentre altre volte usa i dati per guidare il movimento, la luce e il suono delle sue opere. È interessato a esplorare fenomeni fisici come la ripetibilità naturale o il movimento delle onde, nonché a creare metodi di sonificazione per...Yiannis Kranidiotis (Atene, Grecia), è un artista il cui lavoro esplora il rapporto tra scienza e arte, utilizzando principalmente luce, movimento e suono per creare spazi ed esperienze in cui tutti convivono e interagiscono. Spesso coinvolge il visitatore usando l'interazione, mentre altre volte usa i dati per guidare il movimento, la luce e il suono delle sue opere. È interessato a esplorare fenomeni fisici come la ripetibilità naturale o il movimento delle onde, nonché a creare metodi di sonificazione per dati scientifici provenienti da fonti come esopianeti, onde gravitazionali o vento solare. La crisi climatica e il crescente inquinamento del pianeta con la plastica sono problemi che riguardano anche la sua pratica. Ha collaborato con coreografi e registi teatrali in progetti interdisciplinari, disegnando opere d'arte digitali, ambienti VR e installazioni luminose. Ha una laurea in Fisica presso l'Università di Patrasso e un M.Sc. in Ottica e Laser presso la Essex University.

Il suo lavoro è stato presentato in numerosi festival e mostre come BOZAR (Bruxelles), Maintenant (Rennes, Francia), SPECTRA (Aberdeen, Regno Unito), Made in NY Media Center (New York), FILE (San Paolo, Brasile), B- Seite Festival (Germania), Rome Media Festival, ISEA (2019 Corea del Sud, 2016 Hong Kong, 2015 Vancouver), MADATAC (Madrid), Lumen Prize Global Tour, Athens Digital Arts Festival, Onassis Cultural Center (Atene), LUNDA Gallery ( San Pietroburgo, Russia). Molti siti web e riviste hanno pubblicato articoli sul suo lavoro tra cui “Google Cultural Institute“, “The Creators Project“, “Arduino.org”, “Gizmodo“, “Open Culture“, “Hyperallergic“, “Bigthink” e “Konstvärlden”.

Performances (1)